Il Nucleo – Meccanismi

Come tanti bloggers, amo trastullarmi con le parole, convinto di avere qualcosa da dire. Soprattutto, convinto di coniugare idee originali in forma altrettanto originale

Seghe mentali da scrittore fallito, lo so benissimo…
Ma lasciatemi giocare, mi resta solo questo. E la mia bellissima moto

Non ho altro… e non chiedo nulla a nessuno. Non più. Ma a volte leggo parole perfette, che forse sono stato in grado di pensare. Sicuramente non sono stato in grado di scriverle, ma sembrano cucite su di me. Per questo mi piace indossarle…

Cuore,
dottore asporti pure
non sono mai stato portato ad amare

Rene,
ne lasci solo un pezzo
mi serve quando vengo colpito basso

Polmone,
lei sa che cosa fare
mi fermo troppo spesso per respirare

Stomaco,
dottore tolga il tutto
da troppo tempo digerisco ogni fastidio

Somministri pure anestetico vitale
voglio diventare insensibile al dolore
Chiedo rimanere sotto lunga osservazione
addormenti pure ogni forma di passione

Fegato,
io non ne ho mai avuto

Milza,
mi fa male quando è in uso

Occhio,
ho già visto abbastanza

Orecchio,
ha una grande importanza

Somministri pure anestetico vitale
voglio diventare insensibile al dolore
Chiedo rimanere sotto lunga osservazione
addormenti pure ogni forma di passione
Somministri pure l’anestetico vitale
addormenti pure ogni forma di passione

ogni forma di dolore …

Alessandra

Solita strada, solito pomeriggio inoltrato, solita inutile vita da inutile impiegato che combatte quotidianamente con la propria, inevitabile paranoia e le inevitabili code sulla tangenziale, sulla statale, sulla provinciale, sulla via Emilia…

La via Emilia, bloccata davanti allo svincolo di Stradella!
Non sopporto il traffico a casa mia: non accetto i mercanti nel tempio, sebbene sotto forma di banale traffico automobilistico! Siamo nel il mio santuario, le mie colline sono il bunker sotto il Reichstag, il mio rifugio incontaminato, l’isola di Utopia, la fortezza mentale dove tutta la banale quotidianità deve rimanere esterna, estranea e dimenticata! Istintivamente esco sulla sinistra, in direzione Broni dove la strada è deserta: allungo di qualche chilometro e visualizzo mentalmente la strada: Broni centro, Canneto, Castana, Montescano e svallamento in Valle Versa alla rotonda del nuovo stabilimento delle cantine La Versa, spostato più a valle

L’effimera magia dei temporali estivi, per quanto sensorialmente labile, diventa mentalmente potente se rafforzata dalla corretta colonna sonora. Broni centro, svolta a sinistra verso Canneto. Sono davanti a casa sua e inizia a piovere. Esattamente nella curva a destra che costeggia il condominio inizia “Every me, every you” dei Placebo, inizia la salita verso Canneto, inizia un piccolo e tutto sommato innocuo e sommesso pianto. Ma sorrido: come se piovesse con il sole. E lei è seduta al mio fianco. Come se 24 anni non fossero mai passati

Alessandra. Lo stesso carattere agro-dolce, gli stessi occhi grigio-verdi che contrastano con i capelli castano scuri e risaltano sulla pelle chiara del viso. Il taglio dei capelli è sempre corto: la sfacciata bellezza regolare del suo viso lo permette e quasi lo impone. Lo stesso naso alla francese, non prodotto da cliniche plastiche e le stesse labbra insolenti, che sanno ferire con poche, pesanti parole e guarire con baci di tenerezza inaspettata. La pioggia aumenta, ma abbiamo tante cose da dirci, come è sempre stato. La strada si inerpica verso Castana, abbiamo appena lasciato Canneto e l’asfalto diventa un torrente in piena. Lo so, non ti fidi di come guido, ma ormai conosco benissimo queste strade e questi tornanti. Non sono più il figlio fedele della pianura che hai conosciuto
Le nuvole basse velano completamente il sottostante panorama. La pianura, un tavolo da biliardo altrettanto liscio e verde, interrotto da est a ovest dalla linea azzurra del Po e punteggiato verso nord dalle tante città: Pavia, e poi Milano, e poi le Prealpi e sulla sinistra il massiccio del Monte Rosa. Come 24 anni fa

Ma in questo momento, il mio mondo è grande quanto il sedile alla mia destra. Ora puoi stringermi la mano: ho imparato a cambiare con la sinistra. Ora posso dirti che ti voglio bene senza che tu mi chieda di dirtelo. Ora sono in grado di fissarti negli occhi senza perdere di vista la strada. Ora posso parlare liberamente dei sentimenti che provo per te, perché mi hai insegnato che non è una vergogna esternare i proprio sentimenti.
Una donna mi ha insegnato a diventare uomo. E quanti sogni. Quante volte ci siamo ritrovati nello stesso sogno e il giorno dopo lo abbiamo proseguito? E quanti discorsi senza parlare. Con te e solo con te ho provato concretamente che la telepatia esiste. La strada inizia a scendere, la pioggia è sempre battente e la strada deserta. Come quella domenica pomeriggio, scendendo da Montebruciato. Guidavi tu, sicura e decisa come sempre e non avevi neppure il foglio rosa: anzi, non eri neppure maggiorenne e io avevo la patente da circa 1 anno. Si parla del lavoro al ristorante, della tua prossima partita di basket, del fatto che prima o poi dovrò andare a militare

Abbiamo passato l’incrocio per Monte Veneroso, si scende dolcemente verso sinistra e si prosegue sul falsopiano che costeggia il centro medico di riabilitazione. Ricordi ancora che siamo venuti a trovare mio padre: fuma troppo e rischia l’amputazione della gamba. Si, ha smesso solo da 3 anni in netto ritardo e con la gamba intera, ma senza il piede sinistro. Quello è il suo tributo alla causa persa della nicotina. Siamo ormai in fondo valle, ultima curva lenta e ampia sulla destra. La pioggia si interrompe quasi improvvisamente, proprio mentre la traccia audio finisce. E il sedile alla mia destra ora è vuoto

Sei tornata dai tuoi 3 figli. Il primo si chiama Marco, è maggiorenne e gioca a basket; non ho mai saputo se il mio nome possa aver influito la tua scelta. Sei tornata dal tuo ultimo convivente. Sei di nuovo nel tuo negozio di vestiti griffati. Sono solo, e forse lo sono stato per tutti questi ultimi 24 anni. Sono venuto ad abitare qui, su queste colline che hanno visto l’inizio della mia vita, per un motivo ben preciso. Vorrei che la mia vita finisse dove è iniziata, per una semplice questione di simmetria esistenziale. A ben pensarci, inizio e fine sono solo punti contigui sul cerchio eternamente uguale della vita

Il Grande Freddo

Spesso la vita di noi occidentali, figli degeneri della vecchia e gloriosa Europa, è intervallato da momenti che ora chiamiamo multimediali, ma che in antichità avevano un nome ben preciso: mi riferisco a canzoni e film. Questi accadimenti, il più delle volte non volutamente cercati, hanno segnato in modo casuale i nostri pensieri e le nostre azioni, ma lo hanno fatto in modo indelebile

Storia di tutti i giorni, come dicevo e come ben sapete, quindi il mio riferimento attuale è un bellissimo film del 1983 dal titolo molto auto-esplicativo: “Il grande freddo”
Ovviamente, chi ha la mia età sa benissimo di cosa parlo, ma consiglio vivamente chiunque di vederlo e assaporarlo con calma, riflettendo a fondo come se fosse un libro

Non mi avventuro in una critica cinematografica, attività intellettuale che peraltro non sono in grado di fare, ma credo di immaginare cosa abbia pensato un buon 90% di tutti gli spettatori che lo hanno visto: “A noi non succederà, siamo una compagnia di amici veri…”

Non vorrei passare per il solito disfattista. Vorrei tanto scrivere di cose più liete e leggere, perché vorrebbe dire che anche la mia vita sarebbe lieta. Purtroppo, fidatevi di un vecchio depresso: il grande freddo arriva per tutti… e fa davvero male, perché la verità fa sempre male. Specialmente quando si scopre di nutrire affetti, sentimenti e pensieri empatici verso dei perfetti sconosciuti, persi nelle loro paranoie quotidiane e troppo egoisti e meschini per affrontare una amicizia vera

Fanculo a voi. E a me che ho speso tempo ed energie a pensarvi

Preghiera della sera

Non sono colto da crisi mistica.
Semplicemente, prima di addormentarmi penso alla giornata trascorsa e mi preparo, per quanto possibile, ad affrontare il nuovo giorno sapendo che ciò non ha comunque senso: quando i giorni sono tutti uguali e vuoti allo stesso modo, perde significato il trascorrere delle ore. La vita diventa mera funzione biologica

Il bilancio della mia fin troppo lunga vita non è in attivo:

  • come figlio, un disastro. Non ho seguito certamente la strada che volevano i miei
  • come fidanzato/amante addirittura inqualificabile. Non ho costruito nulla di buono. In compenso, sono incapace di distruggere tutte le illusioni che mi fanno credere di poter ancora costruire una vita a due
  • come lavoratore e componente di questa fiera società, un fallimento. La notizia è recente, ma prima o poi doveva accadere anche in questo campo, l’unico dove credevo di valere qualcosa

Semplice il motivo di tanti insuccessi: a nessuno vado bene così come sono, a me stesso per primo. Non posso quindi pretendere che gli altri mi accettino: sembra un teorema corretto e sensato!
Il quadro idilliaco è completato dall’età: è troppo tardi per rimediare. Si perdonano errori di gioventù, si perdonano errori dovuti alla scarsa esperienza, si perdonano errori dovuti all’entusiasmo… Arrivati alla mia età,  la gioventù è un ricordo, l’entusiasmo è una fiamma sempre più flebile e l’esperienza in ogni campo DEVE essere acquisita a priori. Quindi:

  • come figlio, non posso ripercorrere una strada ormai abbandonata e comunque sconosciuta. I miei sono affezionati a me perché ormai faccio parte della loro vita da troppo tempo. Ma da questo a dire che abbiano stima di me, ne passa. A loro non sono mai andato bene come sono
  • come fidanzato, non posso comunque pensare al passo successivo, cioè creare una famiglia. Ammesso di trovare una compagna che sia ancora nell’eta giusta, sono comunque troppo vecchio per allevare come si deve un figlio. Avendo come riferimento le mie storie precedenti, sarei un padre pessimo, oltre che marito da rottamare. Comunque sia: per il modo di vestire, per il naso, per il colore degli occhi, per il profumo che usavo, per i pochi capelli, perché penso troppo… insomma a nessuna sono mai andato bene. Apprezzamento come persona “al naturale” uguale a zero
  • La frase “Non si discute sulla tua professionalità, ma nel nostro caso l’abito fa il monaco. Dovrai presentarti sempre in giacca e cravatta”  tradotta in italiano corrente suona diversamente.
    “Lavori da schifo, siamo delusi di te: perlomeno nasconditi nella massa, così non ti si nota” Pare evidente anche in questo caso, che quello che sono in quanto essere umano non è apprezzato e deve essere nascosto dall’uniforme

Sembra quasi naturale la necessità di pregare prima di dormire, pur sapendo che le mie richieste non saranno esaudite. Infatti, come dimostra la pura realtà, sono sempre i migliori ad andarsene per primi; per quanto io preghi tutte le sere Nostra Signora Morte di portarmi con se nel viaggio senza ritorno, non sarò accontentato

Anche a lei faccio schifo così come sono

L’ultimo arrivederci

Hai ragione, non sono passato a salutarti: perdonami se lo faccio solo ora. Non voglio accampare puerili scuse, spesso le parole creano barriere più impenetrabili del cemento armato

Non ti ho più visto, ma ho sempre chiesto tue notizie: mi hanno detto che te ne sei andato con il sorriso sulle labbra, forse volevi dire a tutti noi che davvero arriva un momento nel quale si finisce di soffrire, nel quale tutto diventa lieve

Lontano dalla tua terra, l’affetto che ti circondava non ti ha fatto pesare la distanza. Ora, il tuo corpo fisico è tornato nella tua amata isola. Il tuo spirito, arricchito da tante esperienze, è tornato allo spirito di Gaia e servirà per formare nuovi spiriti, sempre migliori

Sono convinto che leggerai queste parole e saprai perdonarmi: la tua mitica pasta sarà il prelibato pranzo di tanti angeli. Spero che, prima o poi, tu conosca i miei nonni: già immagino una succulenta cena lombardo-sicula da fare invidia ai più grandi gourmet viventi!

Ciao. Anzi, arrivederci a presto. Spero molto presto…

To be alone on a Valentine’s day

Altra data da cancellare: a dire il vero, non ho mai celebrato la festa dei Baci Perugina e delle compagnie telefoniche, che avranno fatturato miliardi di euro con le coppiette che hanno scambiato sms/mms, uno più falso e inutile dell’altro

In questo periodo, tempo fa, ho subito un torto enorme. Data la mia nulla propensione alla menzogna, convinto che la verità fosse l’unica via da percorrere, da persona fidata divenni capro espiatorio di situazioni nelle quali non c’entravo affatto. Ma quando uno è stupido come me e si espone in prima persona, il guadagno è perdere tutto

Magra consolazione pensare che coloro che mi hanno abbandonato non mi meritavano. Magra consolazione credere che prima o poi, una giustizia qualunque trionfi. Certe persone e certe situazioni vivono e si nutrono di menzogna e falsità. Solo la mia alta imbecillità ha permesso a questi esseri di nutrirsi anche della mia anima profonda: posso solo biasimare me stesso per la tanta e troppa stupidità!

Sola lezione imparata da questa ennesima e meschina esperienza è che devo rimanere solo, isolato da persone negative che si nutrono delle mie speranze. Devo però rimanere solo anche per non inquinare, con la mia disillusione e acredine, le poche persone positive che ancora si ostinano a frequentarmi e che non meritano di pagare le conseguenze di colpe non loro

Solo e ubriaco per sopportare la solitudine
Solo e catatonico perché la mia Malattia non si cura

Voglio credere che esistano ancora unioni nate dall’amore: a loro, solamente a loro, auguro un reale ed eterno San Valentino. A tutte le altre ( il buon 99% delle coppie che conosco) non auguro nulla: la menzogna e l’interesse sono il cemento della loro unione, quindi San Valentino per primo non sa cosa farsene di simile e meschina umanità

Discesa nel buio: puntata 43

Poche erano le date interessanti nella mia scarna agenda e oggi era uno di quei giorni… Invece, grazie alla banalità e ipocrisia di alcune persone che mi circondano, odio anche la data del mio compleanno!

I bilanci servono per decidere cosa lasciarsi alle spalle e cosa portare nella corsa inesorabile verso la fine del pozzo, nel buio assoluto del niente. Il 2006 è stato un anno da cancellare, dove l’unica soddisfazione è stata la moto. Il 2007 è iniziato nel peggiore dei modi, proprio per questo mi sono imposto un mantra da ripetere ossessivamente: NIENTE E NESSUNO MAI.

Il mio bilancio dice che rimarrò solo, la fatidica “Donna della mia vita” non è mai apparsa, ma questo non sarebbe il problema più grave. Per le esigenze sessuali esistono le prostitute, per le cose serie gli amici.
Ma chi sono gli amici? Quelli che non vedi quasi mai, che però sanno esattamente come sei… Quelli che vedi sempre e ti chiedono mille volte le stesse cose perché quando parli non ti ascoltano? Ma parliamo del piccolo macrocosmo che è messenger: sono forse amici coloro che ti bloccano e sbloccano come se niente fosse? Che motivi avrebbero, dato che io non sono esattamente una persona invadente? Non è bello chiedere regali, ma vorrei che queste persone avessero un minimo di palle (almeno per una volta nella loro vita) per cancellarmi dai loro contatti: io farò lo stesso con i loro indirizzi e cellulari, mi sono rotto di preoccuparmi di persone che mi trattano da imbecille e si nascondono dietro a mille scuse. Questo sarebbe un bel regalo! Bel modo di festeggiare il compleanno… del resto, sono le conseguenze della Malattia

La Malattia che mi tiene per dei fine settimana interi in stato catatonico senza bere e mangiare, sdraiato sul divano a fissare il vuoto e che nessuno vuole riconoscermi. La Malattia che ora mi fa odiare anche la data del mio compleanno. La Malattia, che come unica eredità lascia un grande odio, prima di tutto verso me stesso e la mia inutile stupidità di vivere

Inizio una nuova vita nel mio Universo Tangente, dal quale uscirò sempre più raramente.Percorro con calma i gradini che portano al fondo del pozzo, dove incontrerò tutti i miei fantasmi e con i quali lotterò perché non vedano mai la luce.Proteggo l’umanità, anche coloro che mi hanno ferito e continuano a farlo, perché le mie ferite sono troppo dolorose per essere curate

Hariel

Quanto può durare un the?

Dipende da quanto forte è la depressione

Che toglie la voglia di andare avanti

Che fa fissare la tazza vuota come se fosse piena

Che fa sembrare caldo e invitante

un liquido freddo e amaro

Che ti consiglia di tacere

perché nessuno vuole le tue parole, a parte Lei

La Mia Depressione, ormai mia unica compagna

Solo Lei può sapere quanto dura un the
 

Buon Natale… a quel paese

Il Santo Natale si avvicina. La Magica Notte, unica festa universale conosciuta, sarà celebrata in ogni angolo della Terra, anche nel borgo più remoto e nel villaggio più nascosto. Per questo motivo, e di buon grado, mando quindi il Buon Natale a quel paese!
Auguro di cuore Buon Natale…

  • ai VERI AMICI e VERE AMICHE, che mi hanno dato conforto e affetto solo quando faceva comodo a loro. I miei nemici sono stati più leali e corretti, evitando di prendermi per il cu*o
  • ai mariti e padri amorosi, professionisti stimati e riveriti che festeggiano il Santo Natale nel tenero antro famigliare, con il cuore pieno di affetto paterno e il portatile di lavoro pieno di film porno
  • a tutte le persone buone, che aiutano il prossimo arrivando al puro sacrificio personale di mandare un sms a Telethon solo perché siamo a Natale. Il mondo ha bisogno di voi sottoterra come concime
  • agli psicanalisti, che nasconodo con l’invidia del pene del paziente, la loro invidia per la laurea in medicina. Unico transfert stabilito da queste chimere, esseri metà medici e metà ciarlatani… il passaggio di euro dalla vostre tasche alle loro

Con estrema letizia mando il Buon Natale A QUEL PAESE perché anche il 25 dicembre si muore!

PS: le poche persone in CONTATTO con me (nella realtà così come sul web) capiranno le mie parole. E senza retorica, i miei scarsi, ma sinceri pensieri positivi sono dedicati esclusivamente a loro

Ataraxia

I nostri fantasmi ci precedono, a volte ci seguono
ma sono sempre con noi.
Le nostre ferite, perennemente infette,
sono il loro varco di passaggio
quindi dolorosamente lacerate,
non cicatrizzano.
 
Non crediamo alla menzogna del Paradiso,
viviamo l’Inferno che è dentro di noi
e non deve manifestarsi in alcun modo.
Per questo siamo fortunati,
la nostra vita è migliore di molte altre.
Non gustiamo la gioia,
non conosciamo la delusione
figlia illegittima della speranza.
 
Piacere, dolore sono la stessa sostanza
fraintesi e derisi da sempre,
non riusciamo più a capire e comprendere.

Invisibili come i nostri fantasmi,
costretti a manifestarci evocati dalla banalità della materia
e inutili, imermi osservatori
della falsità di parole,
sorrisi
abbracci
e velenosi baci dai quali siamo ormai immuni.
 

Ieri è il nostro futuro
i nostri fantasmi unico presente
silenzio
solitudine
nostra unica difesa.
 
Siamo le Persone Sole, fantasmi di noi stessi

Libero di non avere lettori, libero di scrivere il cazzo che mi pare